martedì 2 ottobre 2007

COMUNITA' MONTANA IN BALIA DELLE LITI

ANCHE LA COMUNITA’ MONTANA MAJELLA MORRONE
VITTIMA DI FAIDE INTERNE AL CENTRO SINISTRA


Ieri pomeriggio, la faida in corso nel centro-sinistra ha mietuto l’ennesima vittima: la Comunità Montana Majella-Morrone.
E’ bastato un piccolo problema tecnico di interpretazione della norma per far scatenare l’inferno all’interno della maggioranza, con il capogruppo della Margherita, Ezio Di Cristoforo, che dopo aver più volte minacciato l’abbandono dell’aula da parte del suo gruppo, ha dato seguito a quanto aveva dichiarato ed ha lasciato soli i DS a difendere il lavoro della Giunta.
Ne da notizia Angelo D’Ottavio, consigliere del gruppo di AN, oltre che Vice-Presidente provinciale del partito, : “ieri sera abbiamo assistito ad un spettacolo non degno dell’assise che lo ospitava, il nostro territorio chiede aiuto, viviamo un periodo difficile, la Comunità Montana ha bisogno di azione, di attività, deve assurgere al ruolo di coordinamento tra i comuni per le attività che si possono centralizzare e permettere un risparmio ai comuni, invece si trova ad essere vittima di vendette, di ripartizioni e spartizioni, con l’aggravante delle minacce di ritorsioni su altri enti locali o, addirittura, enti strumentali”.
E prosegue D’Ottavio: “mi auguro che non si ripeta una situazione imbarazzante come quella di ieri sera, con il Sindaco di Popoli che ha proposto una mozione in difesa dell’Ospedale di Popoli e con un consiglio che vedeva il numero legale garantito “responsabilmente” dal centro-destra con la margherita, non compatta, che aveva abbandonato l’aula dimenticando che c’era da difendere la salute dei cittadini e numerosi posti di lavori messi a rischio dal nuovo piano di riordino della rete ospedaliera approvata dalla maggioranza di Del Turco”.Conclude l’esponente di AN: “da ieri sera si è aperto un periodo di riflessione, dobbiamo riportare l’attenzione sulle esigenze delle popolazioni che vivono nelle aree montane e pedemontane, che da noi si aspettano proposte e soluzioni ai problemi quotidiani: il lavoro, il sociale e le infrastrutture; basta con la politica delle minacce ed apriamo ad una nuova fase che facendo leva sulle opportunità che il nostro territorio offre garantisca uno sviluppo organico per tutta l’area”.

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